Tassi fermi e bond all'attacco


29 Gennaio 2010 - Il titolo più famoso del panorama italiano, il Bot, ha aperto anche quest’anno con un nuovo, ennesimo, record negativo, ed anche il suo attuale concorrente a lungo termine, il Btp, è assai meno generoso di quanto lo fosse non molto tempo fa.

In attesa di tempi migliori ( che non sono altro che l’atteso rialzo dei tassi nella zona Euro ), stanno arrivando a Piazza Affari molte obbligazioni bancarie che hanno dalla loro, oltre al rendimento, la possibilità di poter essere negoziate in qualsiasi momento.

La Royal Bank of Scotland ( RBS ), che già mesi orsono si era presentata sul mercato italiano con soluzioni interessanti, propone ora alcune nuove emissioni a capitale garantito, a patto che il titolo sia mantenuto fino alla scadenza.
La prima e più allettante si chiama Royal Sicurezza, ha una durata decennale ed è stata pensata appunto per poter trarre vantaggio dal rialzo dei tassi.

Il primo anno paga una cedola fissa lorda del 6.5% che dal secondo in poi diventa variabile, agganciata cioè al tasso Euribor a 3 mesi più uno spread dello 0.30%, ma con un rendimento minimo garantito del 3.50% lordo.
La periodicità delle cedole è trimestrale.

Royal Tasso Crescente, invece, con la scadenza fissata al gennaio 2015, paga cedole semestrali fisse che aumentano progressivamente, dal 3% lordo del primo anno al 3.35% del secondo, al 3.70% del terzo, al 4.05% del quarto fino al 4.5% del quinto anno.
Per coloro che invece non credono al rialzo dei tassi, RBS propone Royal 8%, con scadenza allungata però al 2020, con cedole trimestrali agganciate all’Euribor a 3 mesi. In questo caso, se l’indice scende, le cedole sono più ricche.

Da ultimo, per coloro che vogliono scommettere su una peraltro probabile ripresa dell’inflazione, c’è Royal 5.50% - inflazione, con scadenza a gennaio 2020, che riconosce cedole fisse al 5.50% lordo mentre, dal quarto al decimo anno, garantiscono un rendimento pari all’inflazione europea maggiorato dell’ 1.60%.

L’investimento minimo per queste obbligazioni è, come le precedenti, di soli 1.000 euro, alla portata quindi di molti risparmiatori in possesso anche di piccole somme che, lasciate sul conto corrente, porterebbero a fine anno alla decurtazione del capitale.

Maurizio Zani - XageneFinanza2010



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