Occhio alle bolle


5 Settembre 2010 - Ci sono alcuni materiali e tipologie di investimento che in questo momento sono sugli scudi per quanto riguarda le quotazioni: i loro prezzi si impennano quasi quotidianamente sulla scia di speculazioni ed attese dettate non sempre da una corretta equità del rapporto tra domanda ed offerta.

Questi prezzi non solo crescono spesso al di là di ogni logica economica, ma, in alcuni casi, possono arrivare perfino a scoppiare, come una bolla.
I mercati sembrano avere già dimenticato, troppo in fretta, la crisi dei subprime, la bolla immobiliare scoppiata negli Usa dalla quale ancora non ci siamo ripresi, che già se ne profilano di nuove.

Il fatto che i loro nefasti effetti possano riversarsi in primis sulle banche ha spinto il presidente della Federal Riserve, Bernanke, ad affermare che i più grandi Istituti bancari non possono fallire.

I rischi sono diversi; uno di questi è rappresentato dal settore immobiliare cinese, frutto di un boom economico quasi ininterrotto da circa 10 anni; tuttavia gli elevati prezzi delle case ha frenato gli acquisiti; a Pechino e dintorni, ci sono milioni di abitazioni vuote ed invendute.

Un altro settore a rischio è quello dell’investimento nell’oro, da sempre considerato il bene rifugio per eccellenza; negli ultimi 5 anni il metallo giallo ha visto il suo prezzo aumentare di una volta e mezzo, fino a superare quota 1.250 dollari per oncia a giugno. Ma il prezzo dell’oro è normalmente legato a quello dell’inflazione, che, mai come in questi tempi, è contenuta e dovrebbe continuare ad esserlo ancora per un po’, facendo perdere all’ambito metallo il fascino della lucentezza.

Tra le materie prime spicca il raddoppio del prezzo del cotone in appena un anno.
Il grano, dopo aver toccato l’apice a luglio scorso, è tornato nei giorni scorsi su quotazioni decisamente elevate, anche a causa dell’embargo russo alle esportazioni.

Il franco svizzero sta attraversando una fase di debolezza; in un anno è passato da 1.52 a 1.30 contro l’euro.

Maurizio Zani - XageneFinanza2010



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