Obbligazioni, dove investire


4 Dicembre 2011 - L’andamento a dir poco caotico dei mercati che sta caratterizzando queste ultime settimane sta prendendo di mira anche gli stati considerati fino a poco tempo fa sicuri, come la Francia.
Ed allora un risparmiatore mediamente evoluto che non si sentisse più riparato dai Titoli di Stato italiani dove potrebbe orientarsi per tenere al sicuro i propri risparmi ?

Innanzitutto bisogna prendere in considerazione le obbligazioni tedesche: la Germania è considerata così sicura dal punto di vista economico da essere utilizzata come pietra di paragone per calcolare il rischio Paese degli altri stati europei.
Ma la Germania non ha i credit default swap più bassi della zona euro.
Non c’è dubbio, però, che i risparmiatori, fin dall’inizio di questa nuova crisi, si siano riversati in massa sui titoli tedeschi, convinti di trovare un approdo sicuro ai propri risparmi.

Tra i bund più appetiti dai risparmiatori uno dei più gettonati è stato il titolo 3.25% 04/01/2020, che ha riservato grosse soddisfazioni viste le tensioni sul debito degli altri stati europei.
In poche settimane il titolo ha visto il suo prezzo apprezzarsi di circa il 9% e chi lo ha in portafoglio dovrebbe resistere alle tentazioni di venderlo.

Attualmente, però, un investimento in obbligazioni tedesche non è più in grado di proteggere dall’inflazione e quindi, non appena i marosi si saranno calmati, gli Esperti consigliano di passare all’incasso, vendendoli.
Prova ne è il mancato esaurimento dell’ultima asta delle scorse settimane, quando è dovuta intervenire la Bundesbank in soccorso del Ministero dell’Economia tedesco.

In questo momento uno sguardo andrebbe volto verso i Paesi del Nord Europa, caratterizzati da economie solide, bassi indebitamenti.
Sugli scudi ci sono la Finlandia, che, stando alle quotazioni dei Cds è addirittura considerata, in questo momento, più sicura della Germania, e la Danimarca.

I titoli di Copenhagen consentono di mettersi al sicuro da un’eventuale bufera che potrebbe abbattersi sull’euro, visto che sono denominati in corone danesi.

Non risulta più appeal la Francia, i cui titoli rendono in questo momento il doppio dei loro consimili tedeschi.
Anche se Parigi gode della tripla A come Berlino, la Francia è alle prese con il peggioramento delle condizioni del proprio debito.
Attenzione per gli Etf francesi della Lyxor, visto che la banca che li gestisce, il Crèdit Agricole, è molto esposta sui Titoli di Stato greci e quindi potrebbe risentire pesantemente del default di Atene.

Maurizio Zani - XageneFinanza2011



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