Libretti postali: arriva il Bancomat


1 Novembre 2009 - Le Poste Italiane, attraverso i loro 14.000 uffici dislocati su tutto il territorio nazionale, si apprestano a dare un altro colpo al sistema bancario, già messo a dura prova con la trasformazione di molti servizi postali in bancari.

Entro novembre prossimo ci sarà l’ estensione della tessera di prelievo Postamat anche ai proprietari degli storici ed intramontabili libretti postali.

A parte il clamore della notizia, che tende a rendere il libretto postale più funzionale e meno rigido nell’uso quotidiano, non bisogna sottovalutare il fatto che questa forma di risparmio raccoglie, a tutt’oggi, la ragguardevole cifra di 80 miliardi di euro.

Il passaggio alla nuova funzione non sarà automatico, ma dovrà essere presentata richiesta all’ufficio postale dove è stato aperto il libretto e riguarderà solamente i libretti nominativi, la stragrande maggioranza, circa 24 milioni, e non quelli al portatore, che sono appena 700.000.

Secondo quanto riferito dall’ amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti, Varazzani, durante l’udienza tenuta nei giorni scorsi al Senato, l’ obiettivo principale è quello di rendere più flessibile l’uso del libretto di risparmio tramite le carte magnetiche. Si tratterà ora di stabilire le specifiche d’uso legate al massimale giornaliero, ai costi ed agli accordi con il sistema bancario, che avrà così un nuovo concorrente.

Dei 14.000 uffici postali sparsi in Italia, poco meno di 5.000 sono muniti di macchinette emettitrici Atm. I libretti intestati a nominativi identificati non hanno alcun limite di deposito, mentre quelli al portatore consentono attualmente una giacenza massima di 12.500 euro, come stabilito dalle norme anti-riciclaggio.

Tutti e due i tipi di libretti offrono attualmente un rendimento lordo dell’ 1% e la consueta ritenuta fiscale del 12,5%. Per ora ad usufruire della tessera Postamat, collegata al circuito internazionale Cirrus-Maestro, sono solo i risparmiatori che hanno sottoscritto un conto corrente Bancoposta.

La tessera costa 10 euro l’anno, rende possibile prelevare 600 euro al giorno e 1.600 nell’ arco del mese e può essere utilizzata anche per pagare i pedaggi autostradali.

Sono ancora in corso, ma in via di definizione, le trattative tra Poste Italiane, collocatore dei libretti, e la Cassa Depositi e Prestiti nel ruolo di emittente, per stabilire le condizioni per rendere effettiva l’ apertura dell’uso dello sportello automatico al vasto mondo dei titolari nominativi e le relative condizioni.

Maurizio Zani - XageneFinanza2009



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